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L’uovo da cui nacque Panéa fu trovato in un bosco, da una donna del paese che decise di farlo covare da una delle sue galline.

 

Il cucciolo vide la luce nel pollaio e si affezionò teneramente sia alle galline che alla signora.

 

Il resto degli abitanti del paese non vedevano di buon occhio la creatura, forse ricordando le storie che ancora circolavano sul mostro divoratori di barche e carretti ucciso da ucciso da S. Venerio a Bocca di Magra, poco lontano da Framura.

 

La donna dovette quindi nascondere il draghetto fuori dal paese e poteva andarlo a trovare solo di tanto in tanto, di nascosto.

 

Un anno, dopo giorni e giorni di piogge intense, il terreno su cui sorgeva Framura divenne instabile. Si formarono nelle crepe e gli abitanti riconobbero subito i segni premonitori di una frana.

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Mentre tutti correvano a mettere in salvo le proprie cose, la donna corse dal suo drago e gli spiegò la situazione.

 

Panéa andò a puntellare con il proprio corpo la scarpata sopra cui sorgeva il paese, salvando la vita dei suoi abitanti al prezzo della propria, non potendosi più muovere dalla posizione in cui si era messo.

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Ancora oggi chi passa lungo la strada costiera sotto Framura, uno dei punti panoramici delle 5 Terre, può vedere lo scoglio di Panéa, il drago buono.

Ancora oggi si dice che, con il mare mosso, l'anima del drago si impossessa delle onde , per salutare gli abitanti

il drago buono leggende di framura
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fotografo professionista Levanto Liguria

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